VIDEO LEZIONE

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POSSIBILI ITINERARI DIDATTICI

Dalla figura alla configurazione
Dall’apparenza alla trasparenza
La necessità della leggerezza dell’agente

Nella fase d’impostazione, il PERSONAGGIO deve essere rappresentato attraverso una forma semplificata, che consenta il calcolo delle proporzioni che lo caratterizzano.

LA SEMPLIFICAZIONE ANATOMICA, collocandosi a metà tra la MORFOLOGIA, che spiega la forma, e la GEOMETRIA che la misura, può agevolare questo compito.

La geometrizzazione della forma è altresì fondamentale per la successiva proiezione della stessa nello spazio virtuale, della composizione. Capire il vuoto che occupa significa prendere coscienza della sua estensione e direzione nello spazio. 

IL CORPO E L’INTRANSITIVITA’ DEL GESTO

Nella contingenza dell’azione il personaggio perde costantemente 
le sue caratteristiche, condizionato dallo scorcio prospettico 
e dalle interferenze visive che si determinano.
Bisogna considerare che il soggetto in azione non rimane se stesso. Visivamente, per lo spettatore, è qualcosa che cambia forma, man mano che assume nello spazio posizioni diverse. 
Diventa necessario, quindi, registrare quelle variabili a cui sarà assoggettata 
La forma in movimento, per evocare la stessa naturalezza nell’immagine. 
Nel fumetto,non essendo possibile mettere in gioco direttamente la dinamica, il senso dell’azione può essere reso solo dalla trasformazione della forma coinvolta.
Quindi,nella fase di strutturazione e impostazione è fondamentale dare importanza non tanto al “cosa”, ma al “come” si sviluppa, e alle variabili visive che vengono chiamate in gioco.
Questo problema è ulteriormente amplificato dal fatto che nel fumetto un altro momento fondamentale è rappresentato dalla riconoscibilità.

Nella realtà, il movimento non incide sul riconoscimento dell’oggetto, da parte dell’osservatore ( luci e velocità permettendo). Nel fumetto, questa situazione si complica, perché il disegnatore, oltre a dover rendere una cosa impossibile, deve farlo attraverso una contraddizione in termini: cambiare l’oggetto, in modo tale che nella sua trasformazione dia l’idea di cambiamento, senza però alterare la sua identità. 
Quindi, chi raffigura, non deve mai perdere di vista l’equazione, in apparenza irrisolvibile:

LA FORMA : L’IDENTITA’ = LA DINAMICA : LA TRASFORMAZIONE

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