VIDEO LEZIONE

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I GUARDIANI- stranamente non sembrano curarsi di te. Non ostentano la loro forza. E le postazioni che occupano appaiono tutt’altro che strategiche. Va da sé che tu non sei mai solo.
Loro hanno vissuto e oltrepassato il limite. Ed è di questo che parlano la loro presenza e i loro silenzi.

ENANTIODROME è in tutti; ma non tutti si riconoscono in essa.
La Luce riconosce Enantiodrome; ma Enantiodrome le corrisponde in altri termini.
Luogo di confine, nel dire di un allontanamento avvicina, nell’annullare esalta, nel separare unisce.

Di Enantiodrome non sembra ci sia mai stato un prima. Quindi, una volta entrati nessuno sente l’esigenza di un poi. Tutto è Presente, anche nell’assenza, in Enantiodrome.
La linearità si concede alla circolarità, per tentare di cingere- abbracciare un centro, che non è da conquistare ma, da difendere.

Ma cos’è Enantiodrome ? dov’è? Quali strade portano ad
enantiodrome ?
Le prime due sono risolvibili solo dando una risposta alla terza domanda. E quest’ultima è racchiusa in chi la pone.
Allora, quali strade portano ad Enantiodrome?
Tutte e nessuna. Ma, una in particolare si dimostra la più breve per raggiungerla: la via che non si può fare a meno di percorrere.

Gli attori, muovono verso Enantiodrome, dai quattro punti cardinali, verso un Centro, che di cardinale ha ben poco.
Le ragioni, che sembrano motivare questa scelta, una volta raggiunta la CITTA’ “STATO”, improvvisamente
tacciono per lasciar parlare “una ragione che non sente ragioni”.
Incomincia a nascere un bisogno di Silenzio.
Tra la polvere e il sangue, il sudore dice all’uomo della sua impermanenza, e che la conquista non è poi così importante come l’essere conquistati, sempre che sia condivisa l’idea che “ tutto ciò che non è usato, serve”.

In Enantiodrome non s’incontra qualcun’altro, ma l’altro da sé. Nel riconoscimento di un accadimento l’attore (colui che muove) assurge al ruolo di campione ( colui che veste una pulsione).

BENVENUTI IN ENANTIODROME- CITTA’ “STATO”-
DOVE IL QUI E’ SOLO L’INIZIO PER UNA …
RI-TROVATA EQUIVALENZA DEI LUOGHI

- L.R.-


- L’immaginazione non è altro che il soggetto trasferito nelle cose. 
   ( G. Bachelard ).