VIDEO LEZIONE

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L’INQUIETUDINE NECESSARIA


ENANTIODROME
L’ANTI-RAGIONE


L’emozione, nel mondo magico, assume per chi la contempla i due
aspetti che indica J.P. SARTRE:
“Quello che noi costruiamo attorno ad esso, e quello che ci viene
svelato all’improvviso.”
Qui entra in gioco una mia intenzione di raffigurazione, da
intendersi come una sorta di scrittura pittografica, che stimoli e
amplifichi la capacità d’osservazione, abituando a vedere i 
molteplici legami, che se pur celati caratterizzano il mondo delle
forme…un viaggio per comprendere, abbracciare un “centro”, 
comune a tutti; non da conquistare ma da difendere, attraverso
la creatività.
Una creatività legata più all’originalità che non alla novità.
Una creatività vissuta, non tanto per vedere il nuovo quanto, per
acquisire un nuovo modo di vedere.
Nell’insegnare, più che spiegare all’allievo, cerco di chiarire
sempre di più a me stesso un processo che sta tra la
rappresentazione e l’individuazione, tra la comunicazione e 
l’espressione.
Un modo per vivere il sogno, senza misconoscere la sua reale
distanza dalla vita; cercando di dare forma a quello spazio
invisibile, ma necessario al soggetto, per un tempo dell’incontro,
che permetta al profondo di manifestarsi.
Quella parte più silenziosa di ognuno, ma detentrice della vera
lingua che “ ci parla”.
A mio avviso, la raffigurazione nell’addestrare all’azione, oltre a
chiamare in causa l’intelligenza dello sguardo, la padronanza del
gesto, la capacità di raccolta e immagazzinamento delle immagini
per una selezione strategico-funzionale alla realizzazione, deve
sempre di più rendere l’allievo consapevole del suo punto vista.
Il suo QUI, punto di partenza per il riconoscimento e la conquista
dell’equivalenza dei luoghi.
Il senso è quello di portare, attraverso lo studio della forma (la
legge entro cui le cose s’inscrivono ) l’allievo, ed io prima di lui,
ad abitare l’immagine per vestire l’emozione.


-L.R.-

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